Poste conferma tutti i tagli in Carnia, ripartono le proteste dei Comuni
Lunedì chiusura definitiva dell’ufficio di Terzo, da ottobre postini a giorni alterni in 26 paesi Not (Comunità montana): alla nostra richiesta di un incontro urgente non è arrivata alcuna risposta
TOLMEZZO. Poste Italiane prosegue dritta per la sua strada: chiusura da lunedì dell’ufficio postale di Terzo di Tolmezzo, nessuna risposta alla richiesta della Comunità montana della Carnia di un incontro sulla partenza, da ottobre, del recapito della corrispondenza a giorni lavorativi alterni in 26 Comuni (eccetto Tolmezzo e Forni di Sopra) su 28 della Carnia e, anzi, ai cittadini proprio in questi giorni viene recapitata una lettera con la conferma della decisione.
In Carnia intanto i malumori non mancano, sempre più utenti segnalano già oggi disservizi con la posta, e non manca chi sta valutando, di fronte al trattamento reso da Poste Italiane al proprio territorio, di togliere i propri risparmi da esse.
Ricordiamo che a essere penalizzati sono i comuni di Amaro, Ampezzo, Arta Terme, Cavazzo Carnico, Cercivento, Comeglians, Enemonzo, Forni Avoltri, Forni di Sotto, Lauco, Ligosullo, Ovaro, Prato Carnico, Paluzza, Preone, Paularo, Ravascletto, Raveo, Rigolato, Sauris, Sutrio, Socchieve, Treppo Carnico, Verzegnis, Villa Santina, Zuglio.
Il commissario dell’ente comprensoriale, Lino Not, protesta per l’atteggiamento di Poste Italiane: «nell’incontro volevo spiegare le difficoltà del territorio e cercare assieme altre soluzioni. Invece sta già arrivando questa comunicazione alle famiglie, ignorando ogni confronto». Not, che già aveva approvato un odg sul tema, assicura che non intende cedere: tornerà a contattare a Poste Italiane, premendo per una soluzione diversa.
Giovedì intanto il Consiglio comunale di Tolmezzo ha approvato all'unanimità un odg con cui esprime assoluta contrarietà alla riduzione del servizio di recapito della corrispondenza in 26 comuni della Carnia. Poco importa se non riguarda Tolmezzo, la decisione di Poste Italiane e il suo atteggiamento viene percepito come un affronto indigesto per tutta la Carnia.
C'è poi un’altra decisione molto criticata dal Consiglio: da lunedì chiuderà anche l’ufficio postale di Terzo. Sul punto il consigliere Gianalberto Riolino aveva promosso una raccolta firme che aveva raccolto 1030 adesioni che il sindaco, Francesco Brollo, aveva inviato a Poste Italiane, che però procede comunque.
Poste Italiane lo motiva con un piano di efficientamento volto all’adeguamento all’effettiva domanda dei servizi postali in tutti i comuni del territorio nazionale, in ragione del comprovato disequilibrio economico nell’erogazione del servizio postale universale. In sintesi: costa troppo.
Il Consiglio tolmezzino dà mandato a Brollo e invita Not a sollecitare Poste italiane al mantenimento di un servizio essenziale (visto anche l’alto tasso di popolazione anziana e l’accentuato digital divide in Carnia) quale quello del recapito giornaliero della posta e degli uffici di prossimità del territorio montano e a un confronto con i Comuni che sia preliminare a decisioni di ridimensionamento o riduzione dei servizi.
Il Consiglio ha inoltre deliberato il sostegno all’Anci nell’ipotesi di ricorso al Tar nel caso in cui lo ritenesse percorribile contro le chiusure di alcuni uffici postali, tra cui quello di Terzo.
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