No del Tar: ripartono i lavori per la biblioteca
TAVAGNACCO. Il traguardo dell’apertura slitta a gennaio, forse anche a febbraio del prossimo anno. Sfuma, comunque, il desiderio di tagliare il nastro della nuova biblioteca di Feletto per Natale. Ma...
TAVAGNACCO. Il traguardo dell’apertura slitta a gennaio, forse anche a febbraio del prossimo anno. Sfuma, comunque, il desiderio di tagliare il nastro della nuova biblioteca di Feletto per Natale. Ma almeno i lavori sono ricoinciati.
Il contenzioso innescato dal ricorso da una delle ditte che, esclusa dall’appalto per la fornitura degli arredi dell’edificio, ha messo i bastoni tra le ruote a un iter già di per sè abbastanza complicato, vede l’opera trascinarsi ormai da due anni. Poteva andare anche peggio, se il Tar non avesse rigettato, come ha fatto adesso, la richiesta di sospensiva dell’aggiudicazione della gara avanzata da una delle imprese escluse.
Il tribunale amministrativo regionale non ha ritenuto sussistessero i requisiti per “congelare” l’appalto assegnato alla Abaco forniture srl di Desio (Monza), con sede legale a Milano, che dopo un primo stop ora, dunque, prosegue. «Stiamo a andando avanti – spiega Paolo Abramo, assessore ai Lavori pubblici di Tavagnacco –, abbiamo già commissionato la fornitura all’impresa». Una commessa che vale 138 mila euro di mobili su misura. Il verdetto di merito della magistratura amministrativa rispetto al ricorso con cui un’azienda concorrente ha puntato il dito su una presunta mancanza, in uno dei prodotti offerti dalla ditta vincitrice, di una certificazione richiesta, che oggi, stando a quanto riferiscono gli uffici, risulta ottenuta, è atteso a gennaio. Nel frattempo la produzione e la posa in opera non subiranno arresti. Dovesse essere accolto il ricorso, non si procederà comunque a nuova gara, specifica Abramo, mentre per l’impresa aggiudicatrice che intanto ha avviato la produzione sarà previsto un risarcimento.
«Auspichiamo che tutto vada liscio – afferma l’assessore –. È positivo che il Tar non abbia accolto la sospensiva, ma con il contenzioso abbiamo comunque perso un altro mese e non riusciremo a fare questo regalo di Natale alla comunità».(l.b.)
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