Il Comune insegue chi non paga tasse imposte e multe
Tavagnacco: vanno incassati 150 mila euro solo di Imu Il recupero dei crediti affidato a una ditta specializzata
TAVAGNACCO. L’amministrazione Maiarelli l’aveva annunciato da poco, in ballo c’erano decine di migliaia di euro: «Metteremo in campo azioni che puntano a recuperare i crediti». Quelle parole, oggi, si sono concretizzate per un primo passo nella lotta contro il mancato pagamento di imposte, tasse e multe.
La prima finita nel mirino è l’Imu (ex Ici). Da fine dicembre, il Comune di Tavagnacco si è avvalso di una ditta per il recupero crediti, la Maggioli tributi spa: dati finora verificati, che coprono il periodo dal 2009 al 2014, parlano di 150 mila euro da recuperare.
«È un’operazione di giustizia che va fatta nel rispetto del principio di equità sui pagamenti – osserva l’assessore al bilancio Marco Duriavig –. Non è giusto che chi paga, proprio per colpa di chi non lo fa, ci perda in futuro in termini di servizi». I crediti che il Comune non riesce a introitare, infatti, devono essere riportati in bilancio e finanziati con risorse che potrebbero essere altrimenti destinate: dalla pulizia delle strade all’illuminazione pubblica, dall’asilo nido alle istituzioni scolastiche in generale. Servizi a vantaggio di tutta la comunità.
«Vorremmo che con queste azioni si favorisse un atteggiamento culturale diverso – spiega Duriavig –, di impegno di tutti a contribuire alle spese della collettività».
Ecco il quadro complessivo degli mancati pagamenti: le aziende che hanno “evaso” sono sei (una con più posizioni aperte, inteso come “evasore recidivo”), di cui due con sede nel Comune, per un totale di circa 105 mila euro; i cittadini sono 20, undici residenti (una piccola parte non paga le tasse da addirittura da quattro anni), per un totale di circa 44 mila euro. La cifra da riscuotere, in un elenco che comprende entrambe le categorie, va da 93 euro a 84 mila.
Il tema tasse, imposte e tributi è scottante, lo sa bene l’assessore. «Noi come Comune cerchiamo di non “caricare” troppo, per ciò che è di nostra competenza – commenta Duriavig – abbiamo agito, per quanto possibile, con operazioni di riduzione delle tasse, ci sembra perciò opportuno che quello che chiediamo sia dovuto da tutti, non solo da alcuni».
Troppi i “furbetti” che, per pigrizia o per volontà, non pagano. Basta guardare i numeri: solo di Imu e Tari, nel 2014, il Comune non è riuscito a riscuotere 250 mila euro, mentre per le multe applicate dalla polizia locale sono 315 mila gli euro non pagati negli ultimi cinque anni. Il percorso per incamerare i mancati introiti non sarà facile. Il prossimo passo riguarderà la tassa sui rifiuti, poi si penserà alle multe.
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