Treno più bus troppo cari: «Serve il biglietto unico»
Remanzacco: il problema degli studenti che devono cambiare mezzo a Udine. In alternativa il sindaco propone alla Fuc una formula a prezzo ridotto
REMANZACCO. Spalleggiato dai centri limitrofi di Cividale e Moimacco, il Comune di Remanzacco lancia un’inedita campagna pro riduzione del costo degli abbonamenti al servizio di trasporto pubblico locale a beneficio degli studenti del territorio: obiettivo dell’iniziativa, già comunicata - tramite lettera - alla Regione, è farsi incontro alle necessità delle famiglie, molte delle quali fanno ormai fatica a sostenere la spesa in questione.
«Per un nucleo familiare che risieda a Remanzacco e abbia due figli iscritti alle superiori, al centro studi di Udine - motiva il sindaco Daniela Briz -, si parla di un onere di mille euro all’anno: tutto ciò - chiarisce - perché nel nostro paese, purtroppo, non vi sono mai state (per un accordo ormai vecchissimo) fermate della Saf, la cui corsa per il centro studi, appunto, parte da Cividale. Ciò comporta la necessità di un doppio abbonamento: uno al treno della Fuc, per raggiungere il capoluogo friulano, e il secondo all’autobus, per andare fino alle scuole dalla stazione ferroviaria. E il totale, su scala annua, è come detto oneroso».
Come risolvere il problema? si è chiesta allora l’amministrazione civica, cui parecchi cittadini interessati dal caso hanno evidenziato il “nodo”.
«Ho esposto la questione all’amministratore unico delle Ferrovie Udine Cividale, Maurizio Ionico - rende noto il primo cittadino -, e a un funzionario regionale, per cercare di definire una possibile soluzione. Posto che inserire una fermata della Saf a Remanzacco risulta, a quanto pare, impossibile, non ci resta che puntare a una diminuzione del costo dell’abbonamento a treno e autobus: l’ideale, certo, sarebbe arrivare a una quota unica, comprensiva di entrambi i servizi, ma il primo, fondamentale step è calmierare, o meglio calare, le tariffe attuali. Faccio presente che a oggi gli studenti pagano come i lavoratori: non mi sembra corretto, il prezzo per i viaggiatori giovani va ritoccato al ribasso».
Condividono appieno, come accennato, i sindaci di Cividale e di Moimacco, che hanno apposto il proprio nome - accanto a quello di Daniela Briz - in calce alla missiva inoltrata alla Regione. Un contenimento dell’importo di abbonamento alla littorina, fra l’altro, potrebbe favorire una ridistribuzione (a Cividale) dell’utenza fra il servizio di trasporto su rotaia e quello su gomma, a vantaggio di quest’ultimo: nei mesi scorsi diverse, infatti, erano state le segnalazioni di sovraffollamento dei bus del mattino, diretti al polo scolastico udinese.
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