Distretto da rilanciare Manzano ci crede
Nel piano di riqualificazione delle strade, banda larga, incentivi alle imprese L’assessore Santoro: «Infrastrutture per un valore dai 18 ai 24 milioni»
MANZANO. Riqualificazione di strade locali, adeguamento delle fognature, nuove piste ciclabili a servizio del turismo, ma anche accensione della banda larga, rimozione dell’amianto e incentivi alle imprese per il recupero dei capannoni abbandonati. Sono gli assi di sviluppo su cui punta il Distretto della Sedia per il proprio rilancio.
A breve verrà firmato un protocollo operativo tra Regione, amministrazioni di Manzano e San Giovanni al Natisone e associazioni di categoria «che darà il via a una serie di infrastrutture sul territorio – annuncia l’assessore regionale Mariagrazia Santoro – per un valore complessivo che va dai 18 ai 24 milioni di euro».
Si tratta della seconda fase che fa seguito allo stralcio del vecchio progetto della Palmanova-Manzano siglato la scorsa estate. In quell’occasione con tre accordi separati, la Regione aveva dato il via libera alle infrastrutture che dovevano servire – almeno così nelle intenzioni – allo sviluppo economico di otto comuni: Aiello, Bagnaria Arsa, Chiopris, Manzano, Palmanova, San Giovanni al Natisone, San Vito al Torre e Visco.
Il vecchio progetto della Palmanova-Manzano, datato 10 anni fa, era stato quindi messo in soffitta. Al suo posto, grazie a 65 milioni di euro di fondi ministeriali, era stata individuata una nuova opera che prevede in larga parte la riqualificazione delle sedi stradali esistenti portate a una larghezza di 9 metri e mezzo, la costruzione di piste ciclabili lungo quasi tutti i tratti, per rendere più appetibili e godibili i terribili dal punto di vista paesaggistico, il rifacimento del ponte del Torre – dal costo di 22 milioni di euro con la conclusione dei lavori prevista nell’estate del 2018 – e il bypass degli abitati di Nogaredo, San Vito al Torre e Jalmicco.
Ma non solo. Degli 89 milioni di euro complessivi, con una cifra che varierà tra i 18 e i 24 milioni, stanziati dalla Regione, verranno sviluppate progettualità di territorio sia stradali che industriali a Manzano e San Giovanni al Natisone. In questi mesi la Camera di Commercio ha fatto da collettore delle richieste delle associazioni di categorie. «Abbiamo tenuto una serie di incontri – spiega l’assessore regionale – . Ora stiamo approfondendo gli strumenti prioritari per il rilancio dell’area». Industriali e artigiani hanno messo l’accento su opere pubbliche, banda larga (la posa della fibra è stata terminata nei giorni scorsi e ora si attende la cessione ai gestori) e fognature. E si stanno studiando soprattutto incentivi alle singole imprese che vogliono recuperare i capannoni abbandonati e rimuovere l’amianto. In questi giorni le amministrazioni locali stanno stilando una lista di priorità da presentare alla Regione in sede di protocollo.
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