Morta per un’ernia, eseguita l’autopsia
SAN GIOVANNI AL NATISONE. È stata eseguita nel pomeriggio di ieri l’autopsia sul corpo di Maurizia Cumin, la pensionata di 64 anni residente a San Giovanni al Natisone deceduta il 4 maggio, all’ospeda...
1 minuto di lettura
SAN GIOVANNI AL NATISONE. È stata eseguita nel pomeriggio di ieri l’autopsia sul corpo di Maurizia Cumin, la pensionata di 64 anni residente a San Giovanni al Natisone deceduta il 4 maggio, all’ospedale di Udine, dov’era stata trasportata d’urgenza il 26 aprile a seguito delle complicazioni insorte durante l’intervento chirurgico per un’ernia addominale, cui era stata sottoposta all’ospedale di Palmanova.
L’incarico era stato affidato in mattinata dal gip Matteo Carlisi al medico legale Lorenzo Desinan e al chirurgo Alessandro Uzzau, nel corso dell’udienza per l’incidente probatorio, chiesto dal pm Letizia Puppa a seguito della riserva presentata dall’avvocato Mario Reiner, difensore di uno dei sette sanitari - quattro chirurghi e tre anestesisti - inizialmente iscritti sul registro degli indagati per l’ipotesi di reato di omicidio colposo. L’esito dell’accertamento sarà comunicato oggi al magistrato, che poi deciderà se concedere il nulla osta alla sepoltura della salma.
L’udienza per la discussione della perizia nella forma del contraddittorio è stata fissata al prossimo 13 settembre. All’autopsia erano presenti anche i consulenti nominati dal pm, l’atomopatologo Antonello Cirnelli e il chirurgo Ernesto Angelucci, e quelli incaricati dagli avvocati Gabriele e Anna Agrizzi, legali della famiglia, e dai colleghi del collegio difensivo, formato, oltre che da Reiner, anche dagli avvocati Rino Battocletti, Cristina Salon, Monica Catalfamo, Michele Tibald e Fausto Discepolo.
A integrazione del quesito posto dal gip, Desinan ha chiesto di entrare in possesso del pezzo operatorio su cui sarebbero stati individuati i fori che hanno provocato l’emorragia.
L’incarico era stato affidato in mattinata dal gip Matteo Carlisi al medico legale Lorenzo Desinan e al chirurgo Alessandro Uzzau, nel corso dell’udienza per l’incidente probatorio, chiesto dal pm Letizia Puppa a seguito della riserva presentata dall’avvocato Mario Reiner, difensore di uno dei sette sanitari - quattro chirurghi e tre anestesisti - inizialmente iscritti sul registro degli indagati per l’ipotesi di reato di omicidio colposo. L’esito dell’accertamento sarà comunicato oggi al magistrato, che poi deciderà se concedere il nulla osta alla sepoltura della salma.
L’udienza per la discussione della perizia nella forma del contraddittorio è stata fissata al prossimo 13 settembre. All’autopsia erano presenti anche i consulenti nominati dal pm, l’atomopatologo Antonello Cirnelli e il chirurgo Ernesto Angelucci, e quelli incaricati dagli avvocati Gabriele e Anna Agrizzi, legali della famiglia, e dai colleghi del collegio difensivo, formato, oltre che da Reiner, anche dagli avvocati Rino Battocletti, Cristina Salon, Monica Catalfamo, Michele Tibald e Fausto Discepolo.
A integrazione del quesito posto dal gip, Desinan ha chiesto di entrare in possesso del pezzo operatorio su cui sarebbero stati individuati i fori che hanno provocato l’emorragia.
I commenti dei lettori