Maltempo sulla gara di canoa a San Giorgio di Nogaro: atleta salvato dai compagni
Un giovane va in difficoltà sulle acque del Corno. Alcuni concorrenti, già vicini al traguardo, tornano indietro e lo soccorrono
1 minuto di lettura
SAN GIORGIO DI NOGARO. Arriva improvvisa una tromba d’aria sul percorso di gara dei canoisti sul fiume Corno: un atleta è in difficoltà con la sua imbarcazione, i colleghi-concorrenti, tornano indietro e lo aiutano a tagliare il traguardo e raggiungere sano e salvo l’approdo.
Coraggio, solidarietà, amicizia: questo è la canoa ed è lo spirito di chi la pratica, quello spirito che ha permesso di aiutare un atleta in balìa degli eventi durante la competizione regionale tenutasi domenica mattina al Centro Canoa di via Famula a San Giorgio di Nogaro.
Alla manifestazione, una sorta di test delle condizioni in vista degli appuntamenti nazionali e internazionali, partecipavano 250 atleti di società provenienti non solo dal Friuli Venezia Giulia, ma anche dal Veneto e dalla vicina Slovenia.
Come raccontano i dirigente della Canoa San Giorgio, erano circa le 11.30 di domenica quando si è improvvisamente levato un forte vento con il cielo che stava diventando sempre più cupo.
Sul Corno è in corso una gara con diversi equipaggi in acqua. Il vento inizia a turbinare andando a formare una sorta di tromba d’aria che si avvicina agli atleti. Impossibile pagaiare e andare avanti a causa del forte vento e delle onde che increspano l’acqua, per cui solo chi ha più forza nelle braccia e adotta una tecnica inversa, riesce ad andare avanti: mancano circa duecento metri al traguardo. Uno degli atleti resta però indietro ed è in visibile difficoltà. Dalla riva ci si accorge di tutto e se ne rendono conto anche le cinque imbarcazioni con gli addetti alla sicurezza che si trovano sul fiume. Anche gli atleti degli equipaggi in vantaggio vedono il loro compagno che non ce la fa: tornano indietro e lo vanno a prendere. Lo “agganciano” e con lui tagliano il traguardo e arrivano agli approdi “distrutti”, ma felici di essere tutti assieme al sicuro.
Come dice Giuliana Pantanali, decana dei canoisti sangiorgini, «amicizia e solidarietà prima di ogni cosa. Sono orgogliosa di loro”.
Chi ha assistito all’evento sa che non c’è stata imprudenza da parte di nessuno: appena si è avuto sentore dell’arrivo del maltempo, le gare sono state sospese e i ragazzi sono stati fatti rientrare. Prima i più piccoli, poi i più grandi. La manifestazione è stata sospesa per 30 minuti. Dal sito “Canoissima” il commento più significativo: «Un plauso a chi con sangue freddo ha gestito la situazione mai mettendo a repentaglio la sicurezza. Questa è la canoa, questi sono i nostri ragazzi».
Coraggio, solidarietà, amicizia: questo è la canoa ed è lo spirito di chi la pratica, quello spirito che ha permesso di aiutare un atleta in balìa degli eventi durante la competizione regionale tenutasi domenica mattina al Centro Canoa di via Famula a San Giorgio di Nogaro.
Alla manifestazione, una sorta di test delle condizioni in vista degli appuntamenti nazionali e internazionali, partecipavano 250 atleti di società provenienti non solo dal Friuli Venezia Giulia, ma anche dal Veneto e dalla vicina Slovenia.
Come raccontano i dirigente della Canoa San Giorgio, erano circa le 11.30 di domenica quando si è improvvisamente levato un forte vento con il cielo che stava diventando sempre più cupo.
Sul Corno è in corso una gara con diversi equipaggi in acqua. Il vento inizia a turbinare andando a formare una sorta di tromba d’aria che si avvicina agli atleti. Impossibile pagaiare e andare avanti a causa del forte vento e delle onde che increspano l’acqua, per cui solo chi ha più forza nelle braccia e adotta una tecnica inversa, riesce ad andare avanti: mancano circa duecento metri al traguardo. Uno degli atleti resta però indietro ed è in visibile difficoltà. Dalla riva ci si accorge di tutto e se ne rendono conto anche le cinque imbarcazioni con gli addetti alla sicurezza che si trovano sul fiume. Anche gli atleti degli equipaggi in vantaggio vedono il loro compagno che non ce la fa: tornano indietro e lo vanno a prendere. Lo “agganciano” e con lui tagliano il traguardo e arrivano agli approdi “distrutti”, ma felici di essere tutti assieme al sicuro.
Come dice Giuliana Pantanali, decana dei canoisti sangiorgini, «amicizia e solidarietà prima di ogni cosa. Sono orgogliosa di loro”.
Chi ha assistito all’evento sa che non c’è stata imprudenza da parte di nessuno: appena si è avuto sentore dell’arrivo del maltempo, le gare sono state sospese e i ragazzi sono stati fatti rientrare. Prima i più piccoli, poi i più grandi. La manifestazione è stata sospesa per 30 minuti. Dal sito “Canoissima” il commento più significativo: «Un plauso a chi con sangue freddo ha gestito la situazione mai mettendo a repentaglio la sicurezza. Questa è la canoa, questi sono i nostri ragazzi».
I commenti dei lettori