Tra bobine e colori: una notte in rotativa per vedere come nasce il Messaggero Veneto
Dai file in redazione alle lastre impresse sulla carta: una quarantina di lettori hanno partecipato a una visita guidata, in esclusiva per gli iscritti a NoiMv, nel centro stampa di Gorizia Iscrivetevi qui a NoiMV - Le nostre newsletter - Gli eventi
di Daniela Larocca GORIZIA. Lastre, bobine e colori. L’orchestra di carta va in scena ogni giorno nel centro stampa di Gorizia. Nessun palco o platea, è vero. Ma lo spettacolo per i nostri lettori, una quarantina di iscritti a NoiMv e arrivati nel capoluogo isontino per l’evento “Fresco di stampa”, ha comunque lasciato a bocca aperta. Non solo. Per i visitatori, guidati dal direttore Omar Monestier e dal consigliere delegato Fabiano Begal, alla fine del tour una copia appena “sfornata” del Messaggero Veneto. Con una sorpresa: in questa pagina ci sono anche loro. Da spettatori a protagonisti.
«Per noi è importante avervi qui, in questo luogo che consideriamo un po’ casa nostra - spiega il direttore Monestier - Ogni comunità ha bisogno di un luogo di incontro, dove parlare, discutere e affrontare i problemi quotidiani. E noi vogliamo essere ancora di più la vostra voce».
Sono arrivati da tutta la regione per vedere in azione le rotative. Quello di Gorizia è, da qualche anno, l’unico centro stampa in regione sia per il Messaggero Veneto che per il Piccolo di Trieste. Qualche accenno storico alla struttura prima di iniziare coglie l'attenzione di tutti. E qualcuno, tra i più curiosi, ha iniziato fin da subito a porre le prime domande: "Quante copie stampate ogni ora?", "Quanta carta consumate?", "Ma come funzionano le lastre?".
[[(Video) NoiMv, i lettori in rotativa per vedere come nasce il Messaggero Veneto - La diretta]]
Divisi i lettori in due gruppi, il tour prende il via proprio dove vengono conservati enormi cilindri di carta: 20 chilomeri per ogni bobina, fino a 2 tonnellate l’una, di cui 300 chilometri servono per stampare ogni sera i quotidiani che poi saranno venduti in edicola. In una sola ora, le lastre imprimono su carta il nostro quotidiano ad una velocità di oltre 30.000 copie l’ora.
A seguire, i visitatori sono entrati nella sala dove vengono assemblate le singole pagine su particolari lastre che racchiudono testi e immagini da imprimere successivamente sulla carta. Freschi di stampa, i quotidiani sono stati poi imballati e caricati sui furgoncini che questa mattina, alle prime luci dell’alba, hanno raggiunto l’intera area del Friuli Venezia Giulia e alcune province venete.
"Questa iniziativa è decisamente azzeccata perché, aprendo le porte del luogo dove tutto nasce, possiamo constatare con mano il lavoro che c'è dietro il giornale", racconta Michela Nadale, lettrice del Messaggero Veneto, residente e amante della Carnia. E proprio con la pagina di Tolmezzo che vuole farsi fotografare insieme a Stefano Petris, abitante di Sauris che prima di andare via raccomanda di "non mancare alla festa del prosciutto. Davvero un evento unico".
La famiglia Maranzan arriva invece da Pordenone. Papà Gianpio, mamma Cristina e Marcello, fra qualche mese 18enne e con la passione per la fotografia. Proprio lui non si perde nulla della visita: scatta foto, discute con i genitori. "Non immaginavo fosse così". Prospettive per il futuro? "Beh, magari", dice sorridendo e guardando speranzoso la sua macchina digitale.
Qualcuno tra i presenti ci tiene a fare una fotografia vicino gli enormi rotoli di carta. È il caso della famiglia Snidar: Luca e Jessica, arrivati da San Giovanni al Natisone, sono accompagnati dai due mini-lettori Mattia e Arianna. Non sfugge all'obiettivo nemmeno Florio Testolin che, stringendo la mano a tutti e richiamando l'attenzione del direttore Monestier dice: "Io sono il lettore più affezionato. Leggo il Messaggero Veneto da sempre". Con lui c'è sua figlia Giulia, 13 anni. Una fascia d'età che preferisce lo sfoglio digitale a quello cartaceo.
Il tour in rotativa è solo uno degli eventi in programma per gli iscritti a NoiMv. Sabato, 15 luglio, scopriremo il mondo delle malghe, ad Ampezzo. E la settimana prossima, il 22 luglio, incontreremo un gruppo di lettori a Pordenone, per il Caffè del Direttore.
Qualche volto conosciuto c'è già: alcuni lettori hanno partecipato al tour in redazione a Udine. Tra questi il signor Carlo Rinaldin, Mauro Luglio e Paolo Govetto (che questa volta ha trascinato con sè anche la moglie Cristina Venuti). Sono in coppia anche la signora Livia e il marito Giuseppino Sturam, arrivati da Pradamano per visitare le rotative.
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