Verso il voto, Fi cala l’asso Berlusconi: in Friuli fino a venerdì
Il Cavaliere prova a replicare l’effetto Molise e a trascinare gli azzurri. Si parte martedì 24 probabilmente da Pordenone. In arrivo anche una schiera di parlamentari. Il programma è ancora in via di definizione, ma dovrebbe prevedere una visita a Porzus e nei Comuni al voto il 29 aprile e nei capoluoghi
di Mattia PertoldiUDINE. Silvio Berlusconi è pronto a piantare la sua tenda – di lusso – in Fvg da oggi fino al termine della campagna elettorale. Il leader di Forza Italia, infatti, sarà da oggi a fine campagna elettorale – venerdì e salvo colpi di scena che con il Cavaliere sono sempre all’ordine del giorno – in regione per il rush finale che porterà la Regione al voto il 29 aprile.
Chi lo conosce bene dice che l’esito delle elezioni in Molise, dove il centrodestra ha strappato il governo al Pd e chiuso davanti al M5s con gli azzurri primo partito della coalizione – lo abbia particolarmente “gasato” e che Berlusconi, adesso, abbia voglia di provare il bis, cercando non soltanto di aiutare Massimiliano Fedriga a diventare il prossimo presidente del Fvg, ma anche gli azzurri locali a colmare il gap con la Lega raccolto alle Politiche.
Il Nordest, sia chiaro, non è però il Mezzogiorno d’Italia e il compito che attende il Cavaliere, in un’area dove il vento leghista pare spirare più forte che mai, è molto più complicato che in Molise, ma l’ex presidente del Consiglio vuole provarci, fino in fondo, anche – se non esclusivamente – per avere poi in mano, eventualmente, qualche carta in più da giocarsi sul tavolo delle trattative romane.
Al di là delle prospettive, e delle motivazioni, per cui Berlusconi è pronto a “planare” a Nordest, resta il fatto che nei prossimi quattro giorni il Fvg sarà attraversato dallo “tsunami”, anche mediatico, legato al Cavaliere. Il programma, vale la pena sottolinearlo, è ancora in via definizione, probabilmente partirà martedì pomeriggio da Pordenone.
L’idea dei vertici locali del partito è quello di portare Berlusconi tra la gente, nei gazebo azzurri e tra i mercati, per cercare di stimolare la base, ma soprattutto la gente comune a scegliere un movimento che, ultimamente, è parso davvero con il fiatone.
A una manciata di giorni dal 29 aprile, inoltre, Berlusconi dovrebbe toccare la maggior parte dei Comuni al voto per le amministrative – cominciando, pare, da Sacile dove dovrebbe arrivare domani attorno alle 19 – e, ovviamente, “incastrare” almeno un paio di appuntamenti con Fedriga, il primo dei quali – ma si attende conferma – potrebbe tenersi domani sera ad Aquileia.
Una data, quella di domani, che però per la storia d’Italia è tutt’altro che casuale visto che è il 25 aprile. Una data simbolo che, Forza Italia, vorrebbe utilizzare al massimo e infatti si mormora di una possibile visita di Berlusconi alle malghe di Porzûs dove tra il 7 e il 18 febbraio del 1945 i Gruppi di azione patriottica di Mario Toffanin, organici al IX corpus di Tito, arrestarono e trucidarono senza processo 17 partigiani della Brigata Osoppo, i cosiddetti “fazzoletti verdi”, guidati da Francesco De Gregori, zio del cantautore, e dei quali faceva parte anche Guido Pasolini, fratello del poeta e regista Pier Paolo.
Il cronoprogramma di Berlusconi, poi, prevederà sicuramente anche tappe – e relativi comizi – in tutti e quattro i capoluoghi del Fvg, ma si incrocerà anche con la visita di Antonio Tajani. Il presidente del Parlamento europeo, infatti, ha già confermato la sua presenza in regione giovedì e venerdì per una serie di appuntamenti sul territorio che si concluderanno a Gorizia prima della ripartenza.
È quasi scontato, però, che – si parla ad esempio del convegno sull’agricoltura e sui rapporti tra Italia e Ue in programma dopodomani a Casarsa – in più di qualche tappa i due si presenteranno assieme. Non soltanto, però, perché da quello che trapela dal quartier generale azzurro di palazzo Grazioli, Berlusconi, come spesso accaduto, dovrebbe essere accompagnato in almeno una parte del suo tour elettorale da diversi parlamentari azzurri come le capigruppo alla Camera e al Senato Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini.
Forza Italia, insomma, schiera la “batteria pesante”, tutte le bocche da fuoco più potenti a disposizione per rialzare la testa dopo le “sberle” ricevute alle Politiche, elezioni in cui, per la prima volta da almeno 20 anni, la Lega non soltanto ha messo la freccia, ma ha più che doppiato gli azzurri. Per sapere se l’operazione, almeno parzialmente, sarà riuscita non resta che attendere la quattro giorni berlusconiana – che come accaduto in Molise potrebbe regalare veri e propri fuochi d’artificio – e, soprattutto, il voto di domenica in cui i friulani saranno chiamati a decidere il loro futuro.
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