«Ricorso contro la Via non abbiamo timori»
RAVEO. «Appare imbarazzante questa ostinazione del consigliere Candido Eldi, che pur di boicottare la fusione e raggiungere le sue mete personali, si permette di tirare in ballo la comunità di Raveo...
RAVEO. «Appare imbarazzante questa ostinazione del consigliere Candido Eldi, che pur di boicottare la fusione e raggiungere le sue mete personali, si permette di tirare in ballo la comunità di Raveo e strumentalizzare la vicenda della cava di gesso, agitando lo spauracchio di rischi privi di fondamento ed estranei alla fusione di Villa con Raveo» L’affondo è del vicesindaco di Raveo Daniele Ariis. «Non dimentichiamoci che il solerte consigliere è stato segretario comunale a Villa Santina e Raveo quando è iniziata la triste vicenda della cava, salvo poi dileguarsi nel 2004 al cambio dell’amministrazione comunale e ora sembra proiettato a tutelare tutt’altro che gli interessi dei cittadini di Villa Santina. Inoltre, mi pare un grande atto di presunzione mettere in discussione le chiare sentenze del Tar (680/2008 e 681/2008) con le quali è stata data piena ragione al Comune di Raveo e rigettati o dichiarati improcedibili i ricorsi della Cps del Gruppo Grigolin ed è pretestuoso snobbare le delucidazioni dell’avvocato Marco Marpillero, il quale ha spiegato che l’eventuale illegittimità del decreto del presidente della Regione, con il quale è stato approvato l’ampliamento del Parco delle Colline carniche e cancellata l’area di cava, potrebbe determinare responsabilità civile e risarcitoria a carico della Regione e non dei Comuni. L’udienza del Consiglio di Stato si riferisce al ricorso contro la sentenza del Tar 680/2008, con la quale il Comune di Raveo, patrocinato dall’avvocato Ceruti, ha ottenuto l’annullamento della Via quindi l’oggetto dell’udienza è un provvedimento della Regione che nulla ha a che fare con i Comuni».
Gli fa eco il sindaco di Villa Santina Romano Polonia: «Il risultato del ricorso non può essere diverso se ci si fonde o meno – precisa – a essere chiamati in causa sono tutti i Comuni del Parco, più la Regione, dire che Villa Santina si assume un debito con la fusione è un falso».(a.c.)
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