Segnali incoraggianti: ci si aspetta un anno positivo, soprattutto per sociale ed economia
Il fumo dei sei pignarûi buciati è salito alto per poi virare verso Est Le previsioni di Ursus: «L’orizzonte è più sereno. Segni di ripresa»
Alessandro Cesarenei quartieri
Alessandro Cesare
Il 2019 sarà un anno con buone prospettive. Questa l’interpretazione che il venerando Ursus ha dato osservando il fumo del Pignarûl di Cussignacco, il primo a essere acceso, ieri pomeriggio, in città. Una colonna densa e grigia che è salita verso il cielo in maniera sostanzialmente uniforme. Un responso simile anche per i fuochi di Baldasseria Alta, di Laipacco e di via Gervasutta. Era diretto a Nord, invece, il fumo del Pignarûl di Godia.
«Ci saranno ancora delle sorprese soprattutto dal punto di vista economico e finanziario – ha detto Ursus parlando del 2019 –, ma sarà possibile intravedere la ripresa. L’orizzonte si presenta più sereno». Anticipata dalla rappresentazione celtica, il Pignarûl di Cussignacco ha richiamato centinaia di persone, curiose di capire come sarà l’anno iniziato da pochi giorni. C’era anche il sindaco Pietro Fontanini, al suo primo fuoco epifanico da sindaco di Udine.
«I friulani sono molto legati a questa tradizione che ha antichissime origini celtiche, ancora capace di ricreare la magia di uno spirito di comunità sempre molto partecipato. Uno spirito che ritrova la propria dimensione a partire dai nuclei base del nostro vivere insieme: i quartieri cittadini. Ma il pignarûl – ha aggiunto Fontanini – segna anche un momento di purificazione e l’inizio di un nuovo ciclo della vita, e ad esso affidiamo la speranza per un anno ricco e positivo. Ed è proprio per questo forte valore simbolico che vivo questo mio primo pignarûl come sindaco di Udine con emozione e condividendo l’augurio, accompagnato ovviamente dall’impegno quotidiano e dalla voglia di fare, di un’annata all’insegna di una vera ripresa economica, di una sempre maggiore partecipazione dei giovani alla cosa pubblica e di una rinnovata fiducia nel futuro».
Il venerando Ursus ha toccato anche il tema della politica nelle sue previsioni: «A livello nazionale il confronto tra schieramenti faticherà a decollare a causa di una concezione retrograda del fare politica. In Regione ci sarà una maggiore attenzione per il sociale, mentre a livello comunale non mancheranno confronti accesi in Consiglio, ma alla fine ci saranno risultati proficui per la comunità».
A portare avanti la tradizione del pignarûl di Cussignacco, ormai da più di vent’anni, sono i volontari del circolo ricreativo Ellero, dell’Ana di Cussignacco, del gruppo “No stà sgurlà”, i donatori di sangue e la Ursus animazione. Tra gli organizzatori c’è anche il vicesindaco di Udine Loris Michelini, pure lui in versione celtica, ieri sera, per dare seguito alla tradizione.
Spostandosi al falò di Baldasseria Bassa, è Luciano Gon a dare un’interpretazione al fumo: «Il Pignarûl ha bruciato bene con il fumo che è andato alto per avere poi un ripiegamento verso levante. Il 2019 sarà un anno abbastanza buono».
Un evento che, come al solito, ha richiamato molte persone, desiderose di ritrovarsi e di trascorrere insieme la serata dell’Epifania. —
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