Di Piazza, Prenz e Caiazza, e il premio Latisana torna a brillare
LATISANA. Personalità eclettiche, che hanno saputo catturare l’attenzione del pubblico per oltre tre ore segnando un’edizione tra le migliori del premio. E alla fine la sensazione era quella di avere...
LATISANA. Personalità eclettiche, che hanno saputo catturare l’attenzione del pubblico per oltre tre ore segnando un’edizione tra le migliori del premio. E alla fine la sensazione era quella di avere ascoltato vere e proprie lezioni di vita, ognuna legata al trascorso dei protagonisti, ma sempre e comunque foriere di crescita.
Esserci sabato sera, al teatro Odeon di Latisana, alla consegna del ventunesimo premio letterario "Latisana per il Nord Est", ha dato l’opportunità di carpire un’altra dimensione, quella dove la libertà non è cosí scontata, dove l’essere “normale” il piú delle volte è una colpa.
La dittatura, in due terre cosí lontane, ma accomunate da una gerarchia politica di ferro, è il filo conduttore dei due libri vincitori del premio, quella dell'Argentina dei desaparecidos, raccontata da Juan Octavio Prenz, nel romanzo "Il signor Kreck" (editrice Diabasis), dove emerge la capacità di Prenz di analizzare sotto diversi punti di vista l’io colpevole e l’io innocente, raccontando la storia di un cittadino inerme che finisce negli ingranaggi della dittatura; e quella dell’Albania degli anni Settanta ne “La notte dei vinti” di Antonio Caiazza (editrice Nutrimenti) per la saggistica, un’inchiesta che porta il lettore a scoprire del quale ben poco si sa.
Speciale, come il titolo designato dalla giuria del "Latisana per il Nord Est", Pierluigi Di Piazza chiamato a raccontare il suo "Compagni di strada" (editrice Laterza): da Margherita Hack al Dalai Lama, incontri che don Di Piazza propone al lettore e che non sono mai contrapposizione, ma condivisione, anche se i protagonisti vivono esperienze cosí diverse fra loro, come sottolineato dalla co fondatrice del premio Daniela Di Giusto.
Al presidente della giuria, Elvio Guagnini, dopo i saluti del sindaco di Latisana, Salvatore Benigno e dell'assessore alla cultura, Lauretta Iuretig, il compito di dare lettura delle motivazioni che hanno portato la giuria, composta da Cecilia Scerbanenco, Gianfranco Scialino, Giuseppe Sciuto, Daniela Di Giusto, Nicola Cossar e Pietro Spirito, a scegliere su oltre cinquanta titoli partecipanti al concorso i tre vincitori.
Intervistati dalla giornalista Rai, Marinella Chirico, gli autori si sono raccontati, mentre le loro opere sono state scandagliate dalla giuria: Giuseppe Sciuto, promotore culturale e scrittore ha parlato de “Il signor Kreck”, tradotto in italiano dalla figlia dell’autore, come di una vicenda narrata che rimanda a Kafka, una storia fra realtà e fantasia sulla quale aleggia l’oscuro potere della politica. Un romanzo la cui fine rimane aperta, lasciando al lettore a sua volta la possibilità di diventare scrittore.
È un molto “altro” quello raccontato da Antonio Caiazza, secondo il giornalista Nicola Cossar, dove l’obbedienza è sopravvivenza: un romanzo, un reportage, un saggio, “La notte dei vinti” è tutto questo, raccontato con umanità.
Paola Mauro
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