Cividale, Messa dello Spadone con le suggestioni del rito patriarchino
E al termine, in piazza, la rievocazione dell'arrivo nel 1366 di Marquardo
CIVIDALE. Tutto pronto, ormai. Palchi allestiti, in piazza Duomo, e preparativi agli sgoccioli per la sfilata in costumi d’epoca che rievoca l’ingresso in città (nel 1366) del patriarca Marquardo von Randeck: sta per tornare di scena il medioevo, a Cividale, che il 6 gennaio offrirà la consueta, ricchissima giornata d’intrattenimenti nel segno della storia. Storia remota, evocata - alle 10.30, nella basilica di Santa Maria Assunta - dal rituale della messa dello Spadone, «che l’amministrazione - comunica, soddisfatto, il sindaco Stefano Balloch - è riuscita a reclamizzare ad ampio raggio, quest’anno, tramite un servizio dedicato nella sezione turismo, viaggi e destinazioni del Tgcom24».
Particolarissimo e sempre suggestivo il rituale: il momento culminante consiste nel saluto con lo stocco appartenuto al patriarca, sollevato dal diacono - come forma di saluto, non di benedizione - in direzione dei fedeli. Colpo d’occhio assicurato, impreziosito dal vivace elmo piumato calzato sempre dal diacono nonché dal prezioso evangeliario in argento. I testi della liturgia sono proclamati o cantati in latino, secondo il rito del Concilio Vaticano II, mentre risalgono al XII secolo, e fanno parte del patrimonio del canto sacro della Chiesa aquileiese-cividalese, i motivi cantati dell’Epistola, dell’Evangelo e l’annuncio delle celebrazioni pasquali.
Le origini della celebrazione riportano al mondo germanico tardomedievale: la prima messa con la spada (Schwertmesse) venne celebrata a Basilea, nel 1347; l’usanza - rimasta in vita, ormai, solo a Cividale - fu poi “esportata” in Francia e in Germania e arrivò, di lì, in Friuli, tramite appunto Marquardo. Al termine della funzione prenderà il via la sontuosa parata per l’accoglienza a von Randeck: partenza da Borgo di Ponte, transito per Largo Boiani - fino a piazza Dante -, quindi ritorno verso piazza Duomo, scenario del cerimoniale dell’investitura.
E nel pomeriggio, poi... un po’ di tutto: dalle 14 al tramonto sarà flusso continuo di animazioni medievali, con dimostrazioni di tiro con l’arco a cura del Gruppo storico Forojuliense (previsti pure tiri di prova per il pubblico), giochi d’abilità a cavallo (con gli Equestrian Magic Show), musiche d'altri tempi, scherma antica; e ancora: facezie di fra’ Cipolla e dei Gallistriones, rullate dei tamburi di guerra di Cividale, arte di strada e mangiafuoco, a cura della compagnia Ratatuie; a vivacizzare gli spazi del centro anche un mercatino. E in coda alla giornata, all’imbrunire... intrepida befana volante, dal campanile del duomo, a “firma” Cai.
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