Casa Giacomuzzi Moore diventa centro di cultura e di aggregazione infantile
Udine, l’edificio di via Marinoni ristrutturato con i fondi Pisus. «Un luogo dove lavorare e portare i propri figli o nipoti»
UDINE. Casa Giacomuzzi Moore, uno degli edifici abitativi più belli di Udine sia per le suggestioni wrightiane che per il fascino della composizione neoplastica, apre le porte alla città per diventare un centro di cultura e servizi.
L’edificio, con accesso da via Marinoni, progettato nel 1949 da Angelo Masieri, uno dei massimi esponenti dell’architettura in Friuli dell’ultimo secolo, ha inaugurato ieri i propri spazi adattati ad ambiente coworking, alla presenza del sindaco di Udine Furio Honsell e dell’assessore comunale alle attività produttive e al turismo Alessandro Venanzi che ha sottolineato il sostegno del Comune di Udine all’iniziativa che «nasce in un luogo storico della città e fornisce oppurtunità e spazi di crescita per i bambini di tutte le età e le loro famiglie».
Adattata ad ambiente a misura di famiglia e di bambino, Casa Giacomuzzi Moore, con annesso spazio polifunzionale, si propone di assolvere contestualmente diverse funzioni: aggregative, formative, espositive, congressuali e conviviali.
L’edificio è stato ristrutturato dalla società Oblò nell’ambito del progetto Pisus, proprio per dare spazio ad attività e servizi.
«Si tratta di un progetto che avevo in mente già da tempo – ha spiegato durante l’inaugurazione Silvia Paoli Tacchini, titolare di Oblò e fino a pochi mesi fa presidente di Crot Varia Umanità Onlus – e tutto è nato, come molte altre iniziative intraprese in questi anni, dalla mia esperienza di madre. Sognavo uno spazio aperto alla condivisione dove poter lavorare, portare i propri figli o nipoti e, allo stesso tempo, coltivare in relax la riflessione creativa o, ancora, dedicarsi a rituali sani e costruttivi».
L’edificio, sarà anche la sede di Crot Varia Umanità, che per effetto di alcune modifiche statutarie è diventata un’associazione di promozione sociale che gestisce: lo sportello di misurafamiglia.it. quotidiano d’informazione e consigli per le famiglie con bambini, lo sportello d’ascolto stalking; lo sportello dedicato al bullismo e quello dedicato al disagio scolastico e dell’adolescenza; lo sportello per l’età evolutiva e quello dedicato all’handicap.
A conferma dell’attenzione per l’infanzia e per l’educazione, che costituisce una delle peculiarità dell’intero progetto che garantisce spazi non solo per le famiglie e il sociale ma anche per le aziende attraverso progetti di comunicazione con particolare attenzione rivolta ai valori etici oltre che a quelli estetici e economici, la presentazione, sempre ieri, del percorso «Il bambino costruttore dell’uomo», a cura dell’insegnante montessoriana Manola Retrosi e la successiva presenza di uno dei più stimati scrittori d’Italia, Luigi Dal Cin, autore di più di cento opere narrative per ragazzi, tradotte anche in diverse lingue straniere, insignito tra l’altro dal Premio Andersen nel 2013.
Per l’occasione, lo scrittore ferrarese è stato coinvolto e intervistato nell’ambito di un laboratorio a cura di Radio Magica, web radio dedicata ai bambini (anche quelli con bisogni speciali) che figura tra i partner del progetto Oblò. A seguire la presentazione del workshop tematico di danza creativa, curato da Martina Serban secondo il metodo della danzaterapia dell’argentina María Fux, che si terrà in sede a partire da aprile.
Da segnalare nelle stanze, in sintonia con la bellezza della casa, la mostra dell’illustratrice Barbara Jelenkovich con le tavole originali del libro «Apriti notte» e una raccolta di immagini della fotografa lionese Virginie Foubert, intitolata «Nutrire il pianeta».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori