E Palmanova aspetta le prime proposte da società e cittadini
Nella fortezza il percorso col Demanio è avviato da un anno Da ieri sono on line gli immobili pubblici da affidare
PALMANOVA. A Palmanova l’accordo tra Regione e Demanio (cui si sono aggiunti altri soggetti pubblici) è stato anticipato e sta già dando i primi risultati. Un anno fa è stato infatti formalizzato un percorso (il Puvat, Programma unitario di valorizzazione territoriale) che ha messo attorno allo stesso tavolo Comune, Regione, Demanio e Soprintendenza, tutti soggetti con competenza sui beni pubblici di Palmanova e ieri, proprio in occasione della firma dell’accordo Regione-Demanio, questo percorso è giunto a un importante traguardo. A partire da ieri sul sito dell’Agenzia del Demanio (al quale rimanda anche il sito del Comune) si può esprimere la propria manifestazione di interesse su 20 immobili di proprietà pubblica situati all’interno della città stellata (14 di competenza comunale e 4 statale). Questi gli immobili interessati: i bastioni della fortezza, porta Udine, porta Cividale, porta Aquileia con bastione Foscarini, la caserma Isonzo, il laboratorio d’artiglieria di via Rota, le ex caserma Montezemolo ed Ederle, l’ex caserma San Marco, le tre polveriere napoleoniche Garzoni, Foscarini e Barbaro, l’ex caserma Piave, la canonica, la caserma dei Carabinieri, il piano terra dell’ex Monte di Pietà, la Casa e Loggia di borgo Aquileia, le logge di piazza Grande, l’ex caserma Montesanto e l’ex Tribunale.
Il percorso è partito, come detto, un anno fa, prendendo le mosse dall’importanza di capire, di fronte a questo ampio numero di immobili, quali possano essere le idee di utilizzo e gli interessi da parte di eventuali investitori. È stato pertanto stilato un elenco dei beni interessati (alcuni sono utilizzati, altri no; alcuni potrebbero essere venduti, altri soltanto dati in concessione per un certo numero di anni, altri ancora locati) e su questi beni gli imprenditori, le società, ma anche le associazioni e i privati cittadini possono avanzare idee, proposte o concrete manifestazioni di interesse. Il tutto, ovviamente, in linea con l’idea di sviluppo dell’amministrazione comunale per la città, un’idea che vede in Palmanova una città di turismo e di servizi.
«Il Puvat – ha commentato la presidente Serracchiani – è uno strumento di straordinaria importanza, trasparente e democratico che permette a pubblico e privati o di confrontarsi, semplificando il loro rapporto».
«Una grande opportunità per Palmanova» ha aggiunto l’assessore Santoro. Le proposte potranno pervenire entro il 31 ottobre. Si tratta d’idee e iniziative imprenditoriali non vincolanti per il Comune, ma sulle quali potranno essere costruiti bandi a evidenza pubblica specifici per uno o più immobili.
«Questi beni – ha dichiarato il Soprintendente Azzollini – saranno avviati a un processo di rigenerazione urbana. Si potrà studiare il loro nuovo destino proprio partendo dal valore storico dell’immobile che costituisce non un problema o un vincolo, ma un’opportunità da tutelare».
Nei prossimi mesi sarà possibile richiedere di effettuare sopralluoghi nei vari siti. Non solo: verrà anche organizzato un open day per visitare gli immobili oggetto del Puvat. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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