Gradisca “apre” via Garibaldi per la sede della Polizia locale
Il Comune avanza la candidatura del quartier generale mettendo a disposizione uno spazio nuovo che andrebbe a collegare in rete l’Isontino con le forze dell’ordine
gradisca
La cittadina della Fortezza come sede centrale del nuovo servizio unificato di Polizia locale sul territorio isontino. O, per meglio dire, della cosiddetta Uti Alto Collio-Isonzo varata dalla precedente giunta regionale con la cosiddetta riforma-Panontin. In attesa di vedere che ne sarà delle tanto discusse Unioni territoriali fra i comuni con il nuovo governo Fedriga, la roadmap di accorpamento di alcuni servizi fra gli enti locali apparentemente non si ferma. E Gradisca si candida a un ruolo di primo piano nell’ambito della potenziale Polizia locale intercomunale della Destra Isonzo, forte della sua posizione centrale nel territorio e di una base operativa nuova di zecca (quella di via Garibaldi, inaugurata ai tempi di un governo di centrodestra, quello Tondo, nel 2012).
A rivelarlo è stato il vicesindaco Enzo Boscarol, a margine della sottoscrizione del “Patto per l’attuazione della Sicurezza Urbana”che porterà come primo frutto un progetto di ampliamento del sistema di videosorveglianza cittadino, con l’installazione di telecamere con lettura targhe. «Il progetto – spiega Boscarol – si inquadra in un programma condiviso con i comuni adiacenti interessati all’unificazione degli organi di Polizia locale, che dovrebbe trovare nel comando di Gradisca la sua sede principale».
Il sistema si affiancherà alle telecamere già funzionanti e sarà gestito dal comando della Polizia locale. Grazie poi al previsto ampliamento a tale sede della rete in fibra ottica Ermes, gestita dalla Regione e da Insiel, come da richiesta già presentata dal Comune di Gradisca, sarà possibile effettuare il collegamento tra le apparecchiature di via Garibaldi e la Questura di Gorizia, facendo della base operativa di via Garibaldi una sede all’avanguardia.
L’Uti ha avuto un impatto a dir poco soft, inglobando funzioni leggere che non hanno comportato spostamenti di dipendenti: in questa fase sono in comune i progetti e i finanziamenti europei, il catasto, la pianificazione della Protezione civile, la statistica e il Suap, lo Sportello unico attività produttive Dell’Uti fanno parte i dodici Comuni che hanno sottoscritto lo statuto. Si tratta di Capriva, Cormòns, Farra, Gorizia, Gradisca, Mariano, Medea, Moraro, Mossa, Romans, San Lorenzo e Villesse. I Comuni di Savogna, Dolegna e San Floriano inizialmente non avevano aderito allo statuto.
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