Corso Italia, per completarlo ci vorranno altri dieci mesi
L’assessore Bellan: «La previsione è di 300 giorni, comprese illuminazione e asfaltatura della carreggiata». Sullo sfondo pesa il contenzioso con “Costruire”
Trecento giorni di lavoro. Tanto ci vorrà per vedere (finalmente) completato corso Italia, illuminazione nuova e asfaltatura della carreggiata comprese. In sostanza, ancora dieci mesi di “passione”.
A fornire la previsione è Arianna Bellan, assessore comunale ai Lavori pubblici. Nei giorni scorsi si è proceduto con l’attesissima aggiudicazione dei lavori di completamento delle opere di riqualificazione del boulevard cittadino alla “Ises srl” di Nimis, la ditta che si era classificata al terzo posto nella gara d’appalto originaria con un ribasso d’asta del 23,671%.
L’intervento costerà complessivamente un milione 153 mila euro e si estenderà sino all’altezza della sede dell’Ater. Ora, si tratta di attendere la ripresa effettiva dei lavori che avverrà - conferma il Comune - «entro il 10 febbraio, forse anche prima». Non ci saranno, pertanto, intoppi. Anche se, parlando di un cantiere disgraziato, è meglio tenere le dita ben incrociate, visti i precedenti e i colpi di scena a ripetizione.
Sullo sfondo, poi, c’è la contestazione della “Costruire” di Piove di Sacco che attende di ottenere 300 mila euro per i lavori effettuati in subappalto dalla Co.Ge.T. scarl di Bari. Un contenzioso che era deflagrato, qualche giorno fa, durante una riunione pubblica svoltasi nella sede della Confcommercio in via IX Agosto.
«Su questo tema, la posizione del Comune è chiara. Se la legge ce lo avesse consentito, avremmo già corrisposto alla ditta i 300 mila euro, chiudendo la pratica. Ma non è possibile - spiega Bellan -. Non siamo noi a dover pagare, bensì la Co.Ge.T. che è la ditta che vinse la gara d’appalto. Come ha spiegato a chiare lettere il sindaco Ziberna, è davvero paradossale che chi ha subito i maggiori danni da questa vicenda, oggi si ritrovi a doversi difendere».
Altro, su questo tema, l’assessore comunale non aggiunge. Ribadisce che, nel momento in cui i lavori riprenderanno, ci vorranno 300 giorni per la chiusura del cantiere. «E sono inserite anche l’illuminazione completamente rinnovata e l’asfaltatura dell’asse stradale. Insomma, ci vorranno dieci mesi affinché il nuovo corso Italia ci venga riconsegnato chiavi in mano».
Come emerso sin dalla prima ora, essendo bell’e trascorse le festività natalizie, si è convenuto che non era più il caso di invertire i tratti da cui ricominciare e, quindi, si procederà subito con l’ultimazione del tratto dalla farmacia “All’Orso Bianco” all’ex “Botteguccia”, per poi procedere fino alla sede dell’Ater. Saranno anche concluse le opere sull’altro versante, comprese le aiuole. Si procederà, insomma, seguendo la logica del “completato un tratto, si inizia in quello immediatamente successivo”, dando così continuità all’intervento. —
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