Dopo quindici anni di attesa sarà terminato il nuovo teatro
Sarà presto terminato il teatro di Mortegliano, opera annosa che travalica diversi mandati comunali. Annuncia infatti il sindaco Alberto Comand: «Nel 2017 è stato possibile appaltare i lavori del lotto funzionale da 500 mila euro che sono in corso. Si stima che a seguito del consuntivo 2018 ci saranno circa 2 milioni di euro di fondi propri disponibili, per cui si potranno acquistare le poltroncine e gli arredi essenziali». Avere un auditorium – come spiega ancora il primo cittadino – è un’esigenza dei morteglianesi fin dagli anni Novanta, quando Talmassons e Lestizza realizzarono le loro strutture. Il finanziamento venne reperito nel 2004 dall’amministrazione del sindaco Eddi Gomboso: un contributo di 1,27 milioni di euro. Il teatro sorge su proprietà della parrocchia di Mortegliano che ha ceduto il diritto di superficie al Comune. Su progetto approvato nel 2007, fu indetta la gara di appalto per i primi 862 mila euro, sufficienti per il grezzo. Nel 2012 l’amministrazione Comand - che in un primo momento non aveva tra le priorità il completamento dell’auditorium, dedicandosi piuttosto al nuovo asilo nido – ha ottenuto 500 mila euro di finanziamento regionale per finire l’opera, ferma da tempo e che già mostrava i segni del degrado. Ma il patto di stabilità e gli altri vincoli di riduzione della spesa imposti ai Comuni hanno fatto ritardare ancora il cantiere. «Ringrazio la Parrocchia – afferma il sindaco – perché nel momento in cui è stato presentato il problema del finanziamento di completamento mediante mutuo, nel 2011 ha immediatamente rilasciato la disponibilità alla concessione del diritto reale sul bene per 30 anni. I successivi sviluppi non rendono necessaria la stipula dell’atto che comunque è nella disponibilità dell’amministrazione».
Dopo un’attesa di 15 anni, il teatro, sorto su una precedente sala da cinema parrocchiale, sarà salutato con soddisfazione a Mortegliano. Purtroppo il troppo tempo passato per la ristrutturazione rischia di farlo nascere già insufficiente per le necessità della comunità, per numero di posti e soprattutto in quanto il palco di modeste dimensioni non consentirà rappresentazioni di ampio respiro scenografico. —
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