Paesi uniti, ma patrono diverso e a Villa alunni senza scuolabus
Sospeso il servizio comunale del trasporto scolari, ma la festività c'è solo a Fiumicello. Insorgono le mamme: «Troppi disagi, noi trattati come una comunità di serie B»
Elisa MichellutFIUMICELLO. È bufera nel Comune di Fiumicello Villa Vicentina dove il clima, dopo la fusione, continua a essere teso. L’ultimo episodio della discordia ieri: a Fiumicello le scuole sono rimaste chiuse in occasione dei festeggiamenti per il santo patrono mentre a Villa Vicentina gli istituti scolastici sono rimasti regolarmente aperti, ma lo scuolabus non è passato. Perché a Fiumicello anche gli uffici comunali erano chiusi.
È i genitori, manco a dirlo, insorgono. «Villa Vicentina continua a essere trattata come una comunità di serie B – si sfoga una mamma -. Questa mattina (ieri, ndr), io e mio marito abbiamo dovuto fare salti mortali per andare a portare e a prendere nostro figlio a scuola. Visto che il Comune è unico non si capisce come mai abbiano deciso di chiudere le scuole a Fiumicello e non a Villa Vicentina. Come se non bastasse, non abbiamo potuto usufruire di un servizio importante come lo scuolabus».
Un’altra mamma aggiunge: «Anche questa decisione di tenere aperte le scuole da una parte e chiuse dall’altra, togliendo lo scuolabus, è stata evidentemente presa dando priorità al Comune più grande».
Sulla questione interviene il consigliere regionale, Franco Mattiussi, che non risparmia una spallata alla giunta della sindaca Laura Sgubin. «Oggi (ieri, ndr) è stata evidenziata un’altra criticità che interessa due comunità, Fiumicello e Villa Vicentina, che difficilmente riescono a trovare un’integrazione.
A Fiumicello c’era la festa del patrono e il servizio scuolabus è stato sospeso per le scuole elementari e dell’infanzia di Villa Vicentina, dove però i bambini hanno frequentato le lezioni regolarmente. Ricordo che Villa Vicentina aveva lo scuolabus di proprietà, attualmente in servizio, e gestiva in proprio questa attività. Si tratta di un servizio necessario.
Quanto accaduto amplifica i disagi derivanti da una fusione non voluta dai cittadini di Villa Vicentina e anche da una parte dei residenti di Fiumicello. Villa Vicentina patisce l’evidente subalternità rispetto a Fiumicello. Tra i due territori non c’è pari dignità».
Immediata la replica del sindaco Sgubin. «Il calendario approvato per il corrente anno scolastico prevedeva ancora le due chiusure per i festeggiamenti patronali, differenziate tra Fiumicello e Villa Vicentina.
Dovendo il Comune individuare ai fini amministrativi una data unica per la chiusura degli uffici comunali, finché il consiglio non delibererà in merito al patrono, i dipendenti hanno dovuto usufruire della festività contrattuale. Abbiamo avvisato per tempo la direzione didattica in merito all’interruzione del servizio, così che le famiglie potessero organizzarsi. Dal prossimo anno scolastico tutte le scuole e gli uffici osserveranno la medesima giornata di festività patronale».
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