Tenta di violentare una donna che fa jogging
Salvata dall’abbaiare dei cani. In cella finisce un 35enne che era già stato condannato per lo stesso reato
Quattro anni dopo la tentata violenza sessuale e le minacce che gli erano costate tre anni di reclusione, scontati in buona parte in custodia cautelare agli arresti domiciliari e poi in libertà vigilata, Mateo Matos Oriolin, 35enne di origine dominicana, è finito nuovamente in carcere. Stavolta, in stato di fermo, disposto dal pm Maria Grazia Zaina dopo l’aggressione subita da una giovane podista nel quartiere di Torre sabato mattina.
Una ventisettenne stava facendo jogging sull’argine che costeggia via Bellasio quando è stata sorpresa alle spalle da un uomo, che l’ha bloccata e sbattuta contro un muro e ha iniziato ad abbassarle i leggins. Le grida della ragazza, che implorava aiuto, hanno fatto abbaiare i cani che si trovavano in un giardino nelle vicinanze. I latrati hanno richiamato l’attenzione di un passante che ha visto la scena. L’aggressore, a quel punto, ha desistito ed è scappato in fretta e furia per le vie della città. Due volanti e due equipaggi della squadra mobile hanno soccorso la ragazza, terrorizzata, e hanno avviato le indagini. Nel giro di 48 ore gli investigatori della polizia hanno risolto il caso.
Subito i sospetti si sono concentrati su Oriolin e sono stati raccolti gravi, precisi e concordanti indizi di colpevolezza. Il 35enne dominicano è sparito: non ha fatto ritorno a casa. I detective lo hanno setacciato il quartiere, finché il fuggitivo non è stato rintracciato lunedì pomeriggio, intorno alle 15.30, in via Terme Romane, poco distante dal luogo dove aveva perpetrato l’aggressione alla ragazza ed è stato fermato per tentata violenza sessuale. Oriolin si trova dietro le sbarre, dove ieri è andato a trovarlo l’avvocato Roberto Arduini: il pm ha chiesto la convalida del fermo.
Intanto il questore Odorisio ha disposto e notificato al 35enne dominicano, prima che venisse tradotto in carcere a Pordenone, la revoca del permesso di soggiorno, in attuazione delle normative vigenti. La Procura ha deciso di intervenire con urgenza, temendo un’escalation da parte di Oriolin, nei confronti del quale i carabinieri di Pordenone a marzo hanno raccolto una denuncia per molestie e risulta pendente da 15 giorni una richiesta di misura cautelare. Il 5 marzo in via Somalia il giovane dominicano si è reso protagonista di un’incursione nell’abitazione del noto animatore e speaker radiofonico Carlo Luna, 48 anni, e poi ha tirato un pugno a un carabiniere. Arrestato, è stato rilasciato l’indomani. Il 14 maggio ci sarà un incidente probatorio su questo episodio.
Attualmente Oriolin era in attesa di una risposta dal tribunale di sorveglianza circa l’affidamento in prova per i residui 8 mesi di reclusione da scontare per la condanna del novembre 2016, diventata nel frattempo esecutiva. Una perizia psichiatrica gli aveva riconosciuto una capacità di intendere gravemente scemata. Nel 2015 le sue ripetute aggressioni ai danni di tre giovani donne (a febbraio, marzo e giugno) avevano seminato il terrore a Torre e Cordenons. —
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