I soldi all'orchestra del Fvg: "Il centrosinistra ha fatto la norma ad hoc"
Il caso dei tagli all'orchestra del Fvg, l’assessore Gibelli: i soldi sono gestiti da un’associazione privata senza riconoscimento giuridico. Entro l’estate la nuova realtà
UDINE. «Una norma di legge ad “associationem” garantisce all’orchestra Mitteleuropa 800 mila euro». Generalmente l’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, non attacca il suo predecessore. Nel caso della chiusura dell’orchestra Mitteleuropa, Gibelli alza i toni per respingere le critiche di Torrenti secondo le quali l’emendamento approvato in aula è scritto male. Gibelli va oltre e spiega che, di fronte alla norma di legge ad associationem, la Regione non può ridurre il contributo di 800 mila euro. «Nessun’altra associazione – sottolinea – gode di questa norma».
«Se fossi il mio predecessore mi preoccuperei di quello che ha fatto piuttosto di quello che stanno facendo gli altri costretti a sanare quanto fatto da lui». L’assessore ammette di aver «deciso di chiudere l’orchestra Mitteleuropa a seguito del dossier ricevuto dal Comune di Palmanova e dai colloqui avuti con due precedenti presidenti». Documenti e testimonianze che mettono in evidenza i costi registrati a bilancio del «soprintendente assunto a tempo indeterminato (95 mila euro), dell’assistente (45 mila euro) e dell’addetto alla comunicazione (28 mila euro)», sulla base dei quali l’assessore ha deciso di agire
Consapevole che a pagare il prezzo più alto sono i 47 orchestrali e i 5 amministrativi che il 31 luglio saranno licenziati, l’assessore assicura che la nuova associazione di diritto pubblico e, quindi, partecipata dalla Regione e dai comuni di Udine, Pordenone, Gorizia e Trieste, Palmanova e Monfalcone, sarà operativa entro l’estate. Entro quel periodo l’assessore assicura che completerà anche le audizioni pubbliche dei musicisti.
«Da quando sono arrivata sto facendo metà del mio lavoro con il caschetto e la pala a buttar via maceria, ma questa non me l’aspettavo anche perché i concerti si facevano. Mai mi sarebbe venuto in mente che l’orchestra Mitteleuropa potesse essere senza riconoscimento giuridico». Gibelli ricorda il suo stupore quando il sindaco di Palmanova, Francesco Martines, rappresentante dell’unico socio pubblico dell’associazione, dopo essere stato estromesso dal Consiglio direttivo, le ha illustrato la situazione.
«L’associazione di diritto privato – continua l’assessore – è un soggetto separato dai soci». Ma l’assessore si sofferma anche su un altro aspetto che è quello del riconoscimento della personalità giuridica non ancora richiesta dall’orchestra Mitteleuropa. «Il riconoscimento della personalità giuridica dà alla Regione gli strumenti per intervenire sul mal funzionamento», aggiunge l’assessore lasciando intendere che senza quel riconoscimento viene meno il controllo.
A questo punto la Regione attende la rendicontazione per pagare i 350 mila euro assegnati fino a luglio all’attuale associazione. «Pretendiamo – afferma l’assessore – di vedere i cedolini paga e il Documento unico di regolarità contributiva (Durc) dei dipendenti: le erogazioni pubbliche sono condizionate dalla regolarità contributiva». La sottolineatura dell’assessore suona come una specie di avvertimento per il Consiglio direttivo dell’associazione che ha deciso di sospendere il pagamento degli stipendi di aprile. «In un percorso dove ci mette la faccia la regione – aggiunge Gibelli – va riportata la trasparenza».
In questo senso va la costituzione della nuova associazione che, l’assessore l’ha ripetuto, a fine estate sarà operativa. «Entro giugno i comuni interessati approveranno in giunta, in commissione e in consiglio lo statuto», continua l’assessore confermando che, al momento, «la Regione conferma gli 800 mila euro per valutare poi la partenza e il possibile orizzonte che si aprirà».
In questo momento il bilancio dell’associazione pareggia a 1,1 milioni: 800 mila vengono garantiti dalla Regione, 300 mila dalla vendita dei concerti e da altre entrate. Lo fa notare il soprintentende, Massimo Gabellone, assicurando «di non aver mai avuto accesso ai pagamenti diretti dell’ente, carte di credito, bancomat e le credenziali per accedere all’home banking. Se i rimborsi spese – chiede – non fossero stati corretti per quale ragione il consulente fiscale non ha mai sollevato il problema?».
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