La Società filologica friulana prende casa in via Ascoli
Nuova sede per l’associazione negli spazi che in passato hanno ospitato gli uffici della Soprintendenza Inaugurata anche una mostra
M. B.La Società filologica friulana «è tornata a casa». E lo ha fatto nel centenario della sua fondazione – proprio a Gorizia, un secolo fa appunto – e nel giorno del “compleanno” di quel Graziadio Isaia Ascoli alla cui memoria è intitolata.
Insomma, è stata festa grande, per la Filologica, quella di martedì sera, quando è arrivato il taglio del nastro della nuova sede a Casa Ascoli. Una sede tirata a lucido dai lavori realizzati proprio dalla Società filologica friulana, dopo l’accordo già trovato da tempo con il Comune per la concessione degli spazi che in passato ospitarono anche gli uffici della Soprintendenza. All’affollata cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, il presidente della Filologica Federico Vicario, il sindaco Rodolfo Ziberna, il vicepresidente per il Friuli orientale Renzo Medeossi e il tesoriere Carlo Del Torre, e tra le altre autorità da segnalare l’intervento del consigliere regionale Diego Bernardis, la visita del presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin, ed i saluti inviati alla Filologica dal governatore Fedriga e (rigorosamente in lingua friulana) dal deputato Guido Germano Pettarin.
Al vicario del vescovo don Armando Zorzin è spettato il compito della benedizione, mentre ad allietare la cerimonia sono stati il gruppo vocale di Farra, il gruppo “Santa Gorizia” e i “Danzerini di Lucinico”. «Grazie alla Filologica per tutto quel che fa, è un pezzo importante dell’identità plurilinguistica della nostra Gorizia», ha detto Ziberna, mentre il presidente Vicario ha parlato di «una grande festa per la Filologica», per poi aggiungere: «Speriamo di portare un buon servizio a tutta la comunità di Gorizia, dando un contributo con eventi, iniziative e attività costanti all’identità plurale del territorio goriziano». Se l’ingegner Stefano Zanuttin ha proposto un lungo e interessante ritratto di Graziadio Isaia Ascoli e della sua “Cjasa”, che ora ospita la Filologica, Maria Cristina Visintin ha presentato la mostra permanente “Le lingue di Gorizia”, allestita proprio negli spazi del palazzo e dedicata alla figura del grande glottologo goriziano. –
M. B.
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