Terremoto a Zagabria, arrivano aiuti dal Friuli
Regione in prima linea per aiutare Zagabria, sprofondata domenica 22 marzo nell’incubo del terremoto. Cinque mezzi militari pesanti e uno della Protezione civile del Fvg diretti in Croazia per consegnare 30 tende da campo con 250 posti letto
UDINE. Il Friuli Venezia Giulia in prima linea per aiutare Zagabria, sprofondata domenica 22 marzo nell’incubo del terremoto. La popolazione croata è stata svegliata da due forti scosse (di magnitudo 5,4 e 4,7, registrate rispettivamente alle 5.24 e alle 6) che hanno causato gravi danni agli edifici e una trentina di feriti.
E lunedì 23, grazie alla collaborazione del Reggimento logistico Pozzuolo del Friuli, di stanza nella caserma Lesa di Remanzacco, sono partiti per la capitale croata cinque mezzi militari pesanti e uno della Protezione civile del Fvg con a bordo 12 militari e due volontari. Porteranno a Zagabria 30 tende per allestire 240 posti letto.
Il Friuli è ancora una volta pronto a spalancare il suo cuore grande e a rimboccarsi le maniche perché ha sperimentato le conseguenze devastanti del sisma, quelle che nel ’76 misero in ginocchio il territorio.
La Regione c’è, dunque, nonostante l’emergenza sanitaria. «Il sisma che ha colpito la Croazia – ha sottolineato il governatore Massimiliano Fedriga appena ricevuta la notizia del sisma – aggiunge una calamità alla già difficile situazione conseguente alla pandemia del coronavirus, segnando una nuova dura prova per la popolazione. Il governo di Zagabria sappia fin da subito di poter contare sulla nostra più profonda e sincera amicizia e sul supporto che potremo fornire con le specifiche competenze maturate nella gestione di eventi di tale portata».
Un aiuto che ha ribadito anche il vicegovernatore Riccardo Riccardi, con delega alla Protezione civile. «Lo sforzo in questo momento di emergenza nazionale per il coronavirus – ha spiegato Riccardi – si moltiplica e richiede aggiuntive precauzioni per portare soccorso rispettando tutte le norme di igiene e protezione a tutela dei volontari e militari e delle popolazioni. L’impiego di volontari è stato calcolato e ridotto alle estreme necessità e si comporrà di un volontario appartenente al corpo pompieri volontari Trieste di madrelingua croata e di un funzionario della Protezione civile di Palmanova (che conosce l’inglese) che guideranno la missione con dieci militari del Reggimento».
La colonna si è messa in viaggio alle 19.30. «Grazie alla collaborazione del Reggimento logistico Pozzuolo del Friuli di stanza nella caserma Lesa a Remanzacco – ancora il vicegovernatore –, è partita per Zagabria una colonna di cinque mezzi militari pesanti e uno della Protezione civile regionale con a bordo dodici militari e due volontari. Sono stati caricati sui mezzi 30 tende per allestire 240 posti letto».
I camion diretti a Zagabria sono stati preparati nella sede della Protezione civile di Palmanova. «Come è accaduto in passato per simili circostanze – ha aggiunto Riccardi – anche in questo caso la nostra regione, che per prima ha sperimentato il bisogno di avere un supporto tecnico e logistico in caso di emergenza, è pronta a fare la propria parte. È un momento difficile anche per noi, ma non per questo non tendiamo la mano a chi adesso ne ha bisogno». E adesso è la capitale croata a necessitare di aiuto: le immagini degli effetti del sisma, che ha causato una trentina di feriti, alcuni molto gravi, e la morte di una giovane, mostrano palazzi gravemente danneggiati, macerie e strade coperte di calcinacci. —
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