Volete trascorrere le vacanze in Grecia? Per i friulani non ci sarà quarantena
La nostra regione evita le limitazioni che Atene impone, fino al primo luglio, per lombardi, veneti, emiliani e piemontesi
UDINE. I turisti friulani che avessero in programma per giugno una vacanza in Grecia potranno farlo senza ostacoli. Senza, per capirci, la quarantena imposta da Atene a lombardi, veneti, emiliani e piemontesi e, per la verità, a molti altri villeggianti di numerose zone europee colpite in modo pesante dal Covid 19, come l’Ile de France o Madrid.
Le condizioni imposte dalla Grecia saranno in vigore da lunedì 1 giugno e fino al primo luglio, in seguito ci saranno successive valutazioni in base all’andamento dell’epidemia.
La decisione delle autorità greche, ovviamente, ha sollevato un vespaio di polemiche, tanto che oggi è prevista una telefonata tra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e l’omologo greco Nikos Dendias. Al centro del colloquio - si apprende da fonti della Farnesina - ci sarà il tema delle restrizioni della Grecia alle regioni del Nord Italia.
Martedì 9 giugno, inoltre, Di Maio sarà in missione ad Atene dopo aver fatto tappa nei giorni precedenti in Germania e in Slovenia, sempre per affrontare il tema dei flussi turistici.
[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) La Grecia riapre all’Italia: fino a luglio test e quarantena a chi arriva da quattro regioni. Domani colloquio Di Maio-Dendias]]
Il Friuli Venezia Giulia è comunque salvo. Se una famiglia o una coppia volesse farsi una settimana al mare della Grecia, potrebbe imbarcarsi in un volo che parte da qualsiasi regione, anche da quelle sotto “embargo” e avrebbe il via libera, proprio perchè non residente in Lombardia, Veneto, Emilia e Piemonte.
Una volta arrivato ad Atene (dal 15 giugno verrà riaperto anche lo scalo di Salonicco) potrebbe essere sottoposto a controlli casuali e non sistematici.
Ma, se non dovesse avere problemi sanitari, non dovrebbe comunque fare la quarantena di 7 giorni prevista per i turisti che vengono dal Veneto o dalla Lombardia. Dall’aeroporto di Ronchi dei Legionari, però, attualmente, non ci sono voli con destinazione la Grecia.
Ma non è escluso che, proprio a causa delle restrizioni imposte alle altre regioni del Nord, la compagnia Volotea possa far decollare qualche aereo proprio dalla nostra regione, imbarcando friulani, giuliani e magari sloveni che puntano al sole ellenico.
Contatti, su questo fronte, sono in corso tra i vertici del Trieste Airport e la low cost spagnola e se ne saprà di più nei prossimi giorni. Dal 1 luglio, comunque, le cose dovrebbero cambiare in meglio per tutti: i voli internazionali potranno atterrare in ogni aeroporto greco e i visitatori saranno soggetti solamente a test casuali all’arrivo.
Una decisione, nell’ottica di Atene, per non mandare in fumo l’impeccabile gestione della pandemia - gli ultimi dati aggiornati parlano di soli 2.917 casi di Covid-19 e 175 morti - e allo stesso tempo permettere alla principale risorsa del Paese di ripartire.
Per il governatore del Veneto Luca Zaia però la decisione dei greci è «allucinante». «Mi chiedo cosa pensino i loro operatori, sono i nostri turisti che vanno lì. Sappiano che non ci vedono più», ha minacciato Zaia, sfidando la Grecia a una gara di test.
«Facciamo una prova da loro con i tamponi e vediamo che incidenza ha il virus. Perché non c’è un Paese indenne dal coronavirus. Non siamo degli appestati, ci mancano anche di rispetto. La Grecia deve togliere la nostra regione dal bando, non esiste», ha tuonato.
Non meno piccato l’assessore al Turismo dell’Emilia Romagna. «I greci non sono ben informati della nostra situazione sanitaria e non accettiamo di essere considerati degli untori», ha dichiarato Andrea Corsini.
«Se per andare in Grecia queste sono le regole, è uno stimolo a trascorrere le vacanze balneari in Italia e la nostra costa è da cinque anni la destinazione estiva più apprezzata dagli italiani», ha aggiunto tirando acqua al mulino dell’estate in riviera. Mentre il ministro della Salute Roberto Speranza ha parlato di «atteggiamenti punitivi non giustificati». —
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