Necrologi per il sindaco Marchetti che cambia partito: «Minacce di morte in stile mafioso»
Affissi in una quindicina di bacheche comunali per il passaggio da Fi a Fdi
CODROIPO
Un necrologio con la foto del sindaco Fabio Marchetti, con ironici riferimenti al suo passaggio da Forza Italia a Fratelli d’Italia, è stato incollato nella notte fra lunedì e martedì in 15 spazi pubblici riservati agli avvisi mortuari a Codroipo e frazioni. Il primo cittadino non l’ha presa per una goliardata, dicendosi «fortemente preoccupato, si tratta di minacce di morte in stile mafioso» ed esprimendo il parere che si tratti «dell’azione di uno squilibrato». Solidarietà gli è giunta da tanti, in particolare dai vertici di tanti partiti, anche di segno opposto, a vari livelli di rappresentanza territoriale.
«Verso le 8 – racconta Marchetti – sono stato raggiunto dalla telefonata di un conoscente che mi comunicava che nella bacheca esterna alla chiesa di San Valeriano era affisso un epitaffio con la mia foto e il mio nome. Ho subito chiamato il comandante della polizia locale e poi i carabinieri della stazione di Codroipo. Da un primo sopralluogo le forze dell’ordine hanno individuato una quindicina di epigrafi affisse negli spazi per le comunicazioni funebri nelle varie località». Il sindaco rileva che «tali minacce di morte hanno creato apprensione nei miei anziani genitori e al resto della mia famiglia».
Della vicenda sono state interessate prefettura e questura di Udine. «A incastrare l’autore o gli autori del miserevole gesto – aggiunge Marchetti – potrebbero contribuire le telecamere in funzione in alcuni punti dell’abitato».
Innumerevoli le dichiarazioni di condanna dell’accaduto, il primo dal senatore di Fratelli d’Italia, Luca Ciriani: «Esprimo solidarietà all’amico sindaco di Codroipo, Fabio Marchetti, oggetto nella notte di un attacco vile e volgare all’indomani dall’annuncio della sua adesione a Fratelli d’Italia. Evidentemente la crescita di Fdi dà fastidio a molti, ma questi gesti intimidatori non solo non ci fermano, ma ci spronano nel continuare l’azione politica con maggiore determinazione».
Solidarietà al primo cittadino anche da Riccardo Riccardi, forzista e codroipese, dal quale proprio in questi giorni si sottolinea la cesura politica dopo l’adesione ufficiale di Marchetti alla nuova compagine: «Un fatto vergognoso – annota il vicepresidente della Regione –, da condannare senza se e senza ma. Le posizioni politiche si contrastano con le idee, non alimentando tensione e odio da parte di gente che si nasconde dietro le tastiere o fatti del genere».
Tanti i messaggi di vicinanza a livello locale: «Gesto di pessimo gusto. Se li fa una certa parte politica sono definiti scherzi, mentre a parti inverse assisteremmo a una situazione del tutto diversa»: così Giacomo Mizzau, capogruppo consiliare della Lega.
Ma anche dai banchi della minoranza si prendono le distanze: «Se è un attacco politico è irrituale – sono parole di Alberto Soramel –, quello si fa a viso aperto in modo che i cittadini capiscano dove stanno menzogna e verità. Noi del Pd cerchiamo di distinguere l’attacco politico da quello personale».
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