Due Comunità, coro di no Il centrosinistra: si finirà per contendersi gli enti

AVIANO

Non sempre le maggioranze hanno ragione. Ciò vale anche per la scelta maggioritaria dei Comuni pedemontani, compreso Aviano, di costituire due Comunità di montagna.

Il centrosinistra avianese (Pd e Civica Aviano) si è opposto a tale opzione divisiva, sostenendo la formazione di una sola comunità di montagna. Sandrino Della Puppa, capogruppo Pd, sottolinea come «sia più efficace e funzionale mantenere unita la montagna, per farla parlare con una voce sola nei confronti della Regione». «Una sola Comunità di montagna potrebbe meglio programmare lo sviluppo del territorio – osserva Della Puppa – Pensiamo ai progetti in essere che riguardano tutti i Comuni montani e pedemontani: la ferrovia Sacile-Gemona con le sue ricadute turistiche, la ciclovia FVG3, il Cammino di San Cristoforo». Incalza: «Consideriamo i progetti di sviluppo e sostenibilità ambientale come il consorzio delle valli e Dolomiti friulane, il parco naturale delle Dolomiti friulane. Pensiamo anche ai soggetti che si occupano di temi che interessano tutti i comuni: Montagna leader, l’Ecomuseo Lis Aganis, i sistemi bibliotecari, lo stesso consorzio del Bacino imbrifero montano».

Con la mentalità delle due Comunità di montagna, osserva Della Puppa, «si finirà per dividere o per contendersi queste realtà pubbliche». Se si vogliono servizi efficienti, evidenzia il capogruppo del Pd avianese, è doveroso pensare a economie di scala, quindi a estendere l’ambito di interesse, «non ridurlo a pochi Comuni». La costituzione di due Comunità di montagna, conclude Sandrino Della Puppa «diventa un errore di prospettiva politica, una miopia di programmazione».

Voto contrario sulla due Comunità di montagna anche da parte della minoranza di centrosinistra a Montereale Vacellina. La capogruppo Mila Cigagna ha chiesto invano in consiglio comunale il rinvio del voto per consultare la popolazione, vista l’importanza della scelta. Afferma Cigagna: «Una sola Comunità avrebbe avuto più peso politico nello scenario regionale, maggiore capacità di accedere ai bandi europei, migliore progettualità nell’ambito della promozione turistica e culturale, nonché una più razionale gestione delle politiche economiche e di sviluppo». E conclude: «Se, come sembra, il centrodestra di Montereale aderirà alla Comunità di montagna con Maniago, lasciando la Valcellina, a maggior ragione bisognava pronunciarsi, come ha fatto Maniago, per una sola Comunità di montagna, la quale avrebbe tenuto tutti uniti». —