Congresso Afds, le donazioni aumentano: «La pandemia ha frenato la raccolta, ma c’è stato un importante risveglio»
Nel 2019 i 53 mila iscritti, di cui 30 mila attivi, hanno fatto registrare 37 mila donazioni di plasma e sangue, permettendo di inviare oltre 8 mila sacche sul territorio nazionale. Grazie al Gruppo Danieli sarà allestita una nuova autoemoteca per la raccolta nelle periferie e nelle scuole
alessandro vesciniUDINE. La pandemia ha risvegliato le coscienze e le donazioni di sangue tornano a crescere. È probabilmente questo il segnale più bello messo in evidenza, in piazza San Biagio a Lestizza, durante il 62° congresso dell’Associazione friulana donatori di sangue, rinviato di un anno proprio a causa dello scoppio della pandemia Covid. Ma non è tutt’oro quello che luccica. C’è ancora molta strada da fare per recuperare il terreno perduto.
Nel 2019 i 53 mila iscritti, di cui 30 mila attivi, hanno fatto registrare 37 mila donazioni di plasma e sangue, permettendo di inviare oltre 8 mila sacche sul territorio nazionale. «Fortunatamente la maggior parte dei nostri donatori sente il senso del dovere sociale e ha continuato a donare con regolarità – ha detto il presidente dell’Afds, Roberto Flora –, ma di fronte all’attuale crescita della domanda abbiamo bisogno di un maggior numero donatori attivi, altrimenti rischiamo di non poter più contare sull’autosufficienza. A questo punto l’associazione tutta deve mobilitarsi con uno sforzo unanime nella ricerca delle persone disponibili al dono e nel fidelizzare con maggiore intensità i donatori che da tempo non donano».
L’Afds ha pensato a strumenti concreti per sostenere la “ripartenza”, alcuni dei quali sono stati annunciati durante il congresso. «Il ritrovarci qui a Lestizza con i benemeriti – ha continuato Flora – significa che dobbiamo al più presto ripartire vincendo reticenze e pigrizie e anche innovare. Il Covid e il lockdown della primavera 2020 hanno frenato la raccolta e introdotto cambiamenti nella società ai quali dobbiamo adeguarci se vogliamo continuare come associazione e come donatori. Per questo motivo abbiamo pensato di realizzare, grazie al più che generoso aiuto del Gruppo Danieli di Buttrio, una nuova autoemoteca per la raccolta nelle periferie e nelle scuole. A essa, dopo un accurato “restauro”, si affiancherà l’attuale mezzo rinnovato e riportato in efficienza. Così, speriamo, sarà possibile donare con maggior facilità e senza spostamenti in taluni casi difficili e costosi».
Tra le azioni messe in campo dal consiglio direttivo appena eletto il rinnovamento sezionale, anche con il trasferimento di giovani dalle sezioni studentesche a quelle territoriali, e ulteriori investimenti su informatica e social, settore in cui l’Afds è all’avanguardia. «Stiamo facendo progressi nell’utilizzo dell’informatica e dei social media. Vogliamo facilitare la tessitura di un rapporto associativo. Ne è un esempio l’app “Io Dono”».
Al termine del congresso – dopo le premiazioni dei 2.258 benemeriti – c’è stato il passaggio di testimone con Gemona, che ospiterà l’importante appuntamento nel 2022 quando si potrà trarre un bilancio di un periodo cruciale per il dono del sangue e il volontariato. «La nostra società post moderna è connotata come la società dell’indifferenza, del vuoto, dell’assenza e dell’individualismo – ha concluso il presidente Flora –. Dobbiamo tutti insieme impedire che questa visione prevalga anche in Friuli»
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