Ancora i ladri di fiori in cimitero «Adesso servono le telecamere»
c.b.sacile
Furti di fiori in ripresa nei cimiteri di Cavolano e San Odorico. «Rubano le orchidee e rose dalle tombe dei miei cari defunti». Liviana Covre, docente sacilese, sottolinea la “selezione floreale” dei ladri, che spogliano le lapidi nel cimitero monumentale a San Odorico.
«C’è una depredazione continua di fiori nel camposanto a Cavolano». G.T. ha segnalato altre incursioni dei ladri che, nel conto alla rovescia alle celebrazioni dei defunti, aumentano le razzie.
«È una brutta esperienza arrivare davanti alla tomba dei propri cari – racconta la pensionata Angelica Giust – e trovare vuoto il vaso. Le segnalazioni ai custodi non servono a nulla: i ladri se la svignano in fretta e nascondono la refurtiva nelle borse».
Tanta la sofferenza per la profanazione e il mancato rispetto per i morti. «L’installazione della videosorveglianza – propone Covre – potrebbe essere un deterrente».
La domanda è ricorrente: tanti parenti dei defunti chiedono l’installazione delle telecamere.
«Telecamere al cimitero – l’appello del Partito democratico risale al 2011 –. Sono ricordi e piccoli gesti con i fiori che riponiamo sulle tombe dei nostri cari e vanno difesi dall’inciviltà di ignoti ladri».
La videosorveglianza non è stata mai installata nel camposanto in via Benvenuto e nemmeno a Cavolano, dove spesso le tombe dei cari estinti sono private di ninnoli e fiori collocati per ricordo. «Troppo dolore e indignazione di fronte ai furti dei fiori pregiati per i defunti – concluce Covre –. A ogni episodio che si ripete c’è la rabbia, lo sdegno e indignazione». Gli oggetti rubati sono una privazione affettiva, oltre al danno. —
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