Così i ragazzi disabili potranno imparare a gestire una casa
San Daniele: iniziativa del Samaritan, dell’Ass4 e del Manzini L’immobile messo a disposizione da una famiglia del luogo
SAN DANIELE. Si fa ancor più intenso l’impegno sul fronte del sostegno alla disabilità. Ad aprire la via sono state le associazioni “Samaritan” di Ragogna e “Valentino Pontello” di Majano, con altrettanti centri diurni e residenziali ai quali si affianca oggi una terza e nuova esperienza, frutto della stretta collaborazione tra il Samaritan appunto, l’Ass4 e la scuola superiore Manzini di San Daniele. Il progetto si chiama “Casa Elena” ed è rivolto ad adolescenti e giovani con disabilità che necessitano di sostegno e rinforzo per acquisire e mantenere comportamenti socialmente adeguati e un livello sufficiente di autonomia. La sperimentazione sarà presentata pubblicamente domani, alle 9.30, al cinema Splendor e si caratterizza come progetto funzionale al raggiungimento e mantenimento dei livelli di autonomia personale e sociale, al percorso di crescita personale e alla soddisfazione dei bisogni di socializzazione dei giovani disabili. “Quartier generale” dell’iniziativa sarà “Casa Elena”, villetta a schiera al civico 10 di via Di Mezzo che una generosa coppia sandanielese ha deciso di concedere in comodato d’uso al Samaritan per consentire ai giovani disabili di potenziare e sviluppare le autonomie personali e sociali e al contempo permettere alla onlus di ospitare parte delle attività svolte oggi a Ragogna in spazi ormai stretti. E’ dunque qui, nella casa di via Di Mezzo, che l’associazione gestirà progetti vecchi e nuovi. Tra questi ultimi anche il corso di educazione domestica realizzato a quattro mani con l’Isis Manzini e l’azienda sanitaria che prevede due appuntamenti settimanali con gli educatori affinché i ragazzi disabili imparino a svolgere attività della vita di ogni giorno: fare la spesa, scegliere cosa preparare da mangiare per la settimana successiva, cucinare, fare il bucato, stirare, fare le pulizie. Lo scopo di tali attività, che vedranno impegnati insegnanti, studenti e ragazzi con lievi disabilità, è quello di rendere questi ultimi sempre più autonomi e responsabili. Un ruolo da protagonisti nella realizzazione dell’iniziativa lo giocheranno come detto i docenti dell’Isis Manzini.
Maura Delle Case
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