Cresce ancora il mercato dell’auto: Udine prima in regione con + 18,5%
I dati relativi ai primi nove mesi di quest’anno confermano la ripresa (+9,4%) già avviata nel 2014. In settembre +26% delle immatricolazioni. Sina di Confcommercio: i privati tornano a comprare
UDINE. Segnali positivi ed incoraggianti arrivano dal mercato auto in regione: la provincia di Udine si aggiudica il primato tra le province con un più 18,5 per cento di vendite nei primi nove mesi del 2015.
Continua dunque la ripresa del mercato automobilistico che già si era registrata a partire dallo scorso anno quando si ha avuto la prima svolta significativa con un più 9,4per cento. Prima di allora, era dal 2007 che il mercato delle auto in regione non registrava un risultato con il segno “più”.
L’incontro tra il presidente della provincia Pietro Fontanini e Giorgio Sina, capo categoria auto Confcommercio di Udine, ha messo in luce questi dati incoraggianti. Oltre al dato molto positivo nelle vendite, si è registrato anche un picco del più 26 per cento di immatricolazioni nel solo mese di settembre.
Risultati molto significativi per il settore, di cui beneficiano anche le casse di palazzo Belgrado, che ha registrato, nello stesso periodo, un aumento di 1 milione di euro dell’Ipt (imposta provinciale di trascrizione) incassata rispetto alla cifra preventivata dalla riscossione dell’imposta per il 2015 (pari a 12 milioni di euro).
Al centro del dibattito tra Fontanini e Sina anche l’incremento del gettito Ipte dei risvolti ambientali connessi al rinnovo del parco auto con l’ingresso di mezzi meno inquinanti.
L’andamento positivo di quest’anno permetterà al 31 dicembre 2015 un rinnovo complessivo pari a 28 mila veicoli (a livello regionale), una performance favorita anche dagli incentivi per l’acquisto di auto nuove, un plafond di complessivi 3 milioni di euro – ora esauriti – stanziato dalla regione e ripartito tra le quattro Camere di Commercio provinciali per la gestione delle istanze.
«Una misura senza dubbio positiva – ha rimarcato Fontanini – che ci auguriamo venga riproposta in futuro per incentivare l’acquisto di nuove auto con emissioni sempre più contenute al fine di diminuire l’inquinamento. La misura, inoltre, ha favorito anche un significativo aumento del gettito Iva nelle casse regionali producendo quindi anche un beneficio economico per la regione».
Anche Sina si è mostrato carico di fiducia ed ha sottolineato che «il privato è tornato finalmente a comprare. Il mercato dell'auto è fatto da un 60 per cento da privati e da un 40 per cento aziende – ha precisato Sina –, ma quello che fa piacere è che il mercato dei privati stia tornando a crescere».
A cosa si deve questo aumento nelle vendite? Principalmente a due fattori: «la gente – dopo anni di sacrifici e risparmi – è stata quasi costretta a cambiare mezzo a causa dell’usura o del malfunzionamento del veicolo, secondo fattore è sicuramente l'incidenza dei contributi regionali».
Le automobili più vendute sono le utilitarie, in testa alla classifica troviamo il gruppo Fiat e a seguire Renault e Dacia. Come brand premium, quindi una fascia più alta in termini di costi rispetto alle economiche, troviamo la Volvo. A proposito del caso Volkswagen, Sina ha dichiarato che «non c'è stato calo di vendite né a livello italiano né a livello europeo ed auspica che il fenomeno vada a scomparire prima possibile perché non giova a nessuno. La Volkswagen ha tutta la capacità di risolvere il problema e ce la farà».
A livello italiano e regionale si registra dunque un cambiamento d’atteggiamento da parte del consumatore, più fiducia, più positività, quindi più acquisti grazie anche ai contributi regionali. Segnale positivo di ripartenza, nella speranza di buttarsi alle spalle la crisi che tanto ha inciso sul mercato automobilistico. Basti pensare che negli ultimi sei anni c’è stata una diminuzione del 45per cento delle vendite. Il trend di quest’anno è dunque un notevole passo in avanti per il settore automobilistico.
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