Serie B, tocca al Pordenone: c'è l’esame in casa della capolista Salernitana
I neroverdi aprono il 2021 con la Salernitana che in casa ha fatto 20 punti su 24. Il tecnico Tesser perde Pasa, in mezzo al campo torna Calò con Zammarini e Scavone
PORDENONE. Spezzato il tabù del Teghil, il Pordenone tenta l’impresa di inizio anno: espugnare il fortino della capolista Salernitana. Nessuno meglio dei campani ha sfruttato il fattore campo, pur in tempo di Covid, ovvero con gli stadi vuoti e l’effetto tifo purtroppo vanificato dal silenzio degli spalti vuoti.
Eppure, nonostante l’Arechi sia uno stadio molto caldo, anche senza pubblico è rimasto inespugnabile. Così la squadra di Castori in casa ha conquistato ben 20 punti su 24 disponibili. Soltanto la Reggina, alla prima giornata, e il Lecce (con un uomo in più) sono riuscite a strappare un punto alla Salernitana sul proprio terreno.
Numeri che non possono non spaventare il Pordenone, pur reduce dal brillante successo sulla Reggiana, che ha in un sol colpo dissolto i timori dovuti al rocambolesco pareggio di Frosinone e all’astinenza casalinga. «Ci siamo finalmente sbloccati anche in casa – commenta Tesser – e questo ci è servito ad aumentare anche la nostra autostima. Ma stiamo parlando del passato. Ora dobbiamo pensare a giocare una grande partita a Salerno».
Compito che però potrebbe riuscire più facile, con lo spirito e la determinazione ammirati al cospetto della Reggiana. «Dobbiamo prendere esempio – continua Tesser – dai nostri diretti rivali, che fanno della sana cattiveria calcistica un loro segno distintivo.
Se sono in testa lo devono alle loro indubbie qualità tecniche, ma pure alla convinzione, trasmessa dal loro allenatore, con cui affrontano ogni avversario». All’Arechi queste qualità hanno permesso, come detto, di lasciare sinora soltanto briciole alle avversarie. «Ne siamo consapevoli – fa sapere nel corso della sua disamina il tecnico del Pordenone –, ma guai se partissimo battuti prima di giocare. Anzi, a maggior ragione contro la capolista voglio vedere una squadra bella, compatta, che giochi con coraggio e personalità».
Non avrà molta scelta Tesser nello schierare l’undici di partenza. In particolare in mezzo al campo, con la defezione di Pasa, nemmeno convocato, che ha scombussolato le scelte dell’allenatore del Pordenone. Rispetto al match con la Reggiana, dunque, in cabina di regia dovrebbe rivedersi Calò.
Con ai suoi lati Zammarini e Scavone, costretti a stringere i denti in quanto in non perfette condizioni fisiche. Qualora non ce la facessero, pronti Magnino e Rossetti. In difesa la novità dovrebbe essere rappresentata dal ritorno di Camporese (al posto di Bassoli), mentre davanti si va verso la conferma del trio Mallamo-Diaw-Ciurria, risultato decisivo nel rotondo successo sugli emiliani.
Decisiva oggi potrebbe essere la sfida nella sfida tra due degli allenatori più esperti e vincenti della categoria. Castori e Tesser sono personaggi da grandi imprese. Basti pensare che il primo ha portato in serie A il Carpi e il secondo il Novara.
Il valore del loro curriculum impreziosirà un confronto che, in terra campana, annovera un solo precedente, quello del dicembre 2019: finì 4-0 per la Salernitana allora guidata da Giampiero Ventura. Ricordo da cancellare, in chiave neroverde, assieme a quella statistica che vede Tesser ancora senza vittorie all'Arechi: nelle cinque volte precedenti, tre sconfitte e due pareggi.
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